I negozi del mondo casa e la next generation: una relazione tutta da scrivere
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I negozi del mondo casa e la next generation: una relazione tutta da scrivere

Continuano gli approfondimenti con i sondaggi di Milano Home 

Che cosa cercano oggi le nuove generazioni nel mondo del lavoro?

 

Una recente indagine di Hacking Talents e Factanza Media, ha rilevato che il bisogno principale delle nuove generazioni è quello di instaurare relazioni autentiche ed empatiche all’interno dell’ambiente lavorativo, che favoriscano l’ascolto e la libertà di esprimersi.

 

Nativi digitali, sono affascinati da tutto ciò che è innovazione e rappresentano i protagonisti assoluti dell’accelerazione tecnologica. L’incertezza, si legge nelle rilevazioni di Hacking Talent e Factanza Media, è il loro habitat; la fragilità psicologica il tallone d’Achille; la sensibilità verso i temi dell’inclusività e della sostenibilità un asset imprescindibile.

 

Spesso, sono indisponibili ai compromessi: cercano ambienti di lavoro allineati ai propri valori e contesti che sappiano metterli in gioco e consentano un sano equilibrio tra professione e vita privata.

 

Ma il mondo della distribuzione indipendente e, in particolare il settore degli articoli per la casa e la decorazione, ha la capacità di esprimere valori e prospettive che possano attrarre davvero nuovi talenti e nuove idee?

Lo abbiamo chiesto direttamente alla community di Milano Home.

 

Chi ha risposto al sondaggio

 

 ●  Negozi: 50% negozi

 

 ●  Produttori artigianali: 21%

 

 ● Architetti e designer: 16% architetti e designer

 

 ●  Distributori e grossisti: 13% 

 

 

Il punto di vista dei negozi sul coinvolgimento delle nuove generazioni.

 

Concentriamoci sulle risposte dei negozi e spoileriamo subito. Positivi e Negativi si equivalgono. Alla domanda: “Consiglieresti a un giovane la tua attività?”, Il 38% dei negozi che ha risposto al sondaggio ha detto di sì. La percentuale “neutra” o, meglio, possibilista con dei “se” e dei “ma” è al 25%.

 

Ecco le motivazioni dei sì, cioè dei promotori, dei negozi che guardano con ottimismo al futuro e pensano che nel commercio ci sia spazio per i giovani e per tutto il loro bagaglio di fantasia, indipendenza, intraprendenza e innovazione.

 

 ●  È un lavoro che dà spazio alla creatività. Ogni giorno è diverso dal precedente e la clientela è sempre variegata.

 

 ●  È un lavoro dinamico: devi sempre essere al passo con le nuove tendenze dei prodotti da vendere e con la tecnologia migliore per venderli.

 

 ● È un lavoro stimolante, grazie al contatto con il pubblico; bisogna sempre essere aggiornati sulle novità di settore, evolvere in esperienza e professionalità. 

 

 ● È un lavoro creativo, vario e remunerativo.

 

 ● È un lavoro attivo: non si smette mai di imparare. Bisogna aggiornarsi continuamente e creare emozioni.

 

 ● Perché ogni giorno e diverso e ogni giorno bisogna aprire la mente per risolvere un problema della clientela

 

 

I negozi “in zona neutra” intravedono, comunque, delle opportunità per le nuove generazioni, pur in un contesto sfidante, dove sono soprattutto le competenze a fare la differenza. 

 

 ●  Ci vogliono idee nuove per rendere questo lavoro innovativo. Ben vengano i giovani!

 

 ●  Bisogna “essere portati”, avere molta passione, voglia di lavorare tanto e spirito imprenditoriale.

 

 ●  È un lavoro che richiede impegno e competenze.

 

 ●  È un settore in evoluzione, per stare al passo con i tempi ci vuole anche una buona dose di coraggio.

 

Una curiosità. I più ottimisti, quelli che consiglierebbero ai giovani di intraprendere l’attività da negoziante, sono i Millennials, le persone, cioè, comprese tra i 28 e i 43 anni.

 

 

I Designer: ottimisti per vocazione

 

È quasi un plebiscito. Gli architetti e i designer che hanno risposto al sondaggio consiglierebbero sicuramente ai giovani di intraprendere la loro attività.

Le motivazioni:

 

● È un ambiente creativo e dinamico.

 

 ●  È un lavoro creativo, sempre diverso, che stimola la curiosità di imparare cose nuove.

 

 ●  È una professione in cui puoi decidere orari e tempi di lavoro.

 

 ●  C’è molto dinamismo e sempre nuovi impulsi.

 

 

Gli artigiani e un ruolo da rivalutare

 

Spaccate a metà invece le opinioni degli artigiani, tra chi dice “è un lavoro difficile e con troppa concorrenza e pochi clienti” e chi sottolinea il valore creativo e l’indipendenza che offre questa attività. Con un pensiero da approfondire anche sul ruolo e il valore che gli artigiani portano nel settore.

 

“Non ci sarà un futuro soddisfacente per i giovani – è una delle risposte che abbiamo ricevuto - finché il profitto sarà l'unico obiettivo con il quale veniamo considerati e misurati”. La storia qui è tutta da scrivere.

 


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